MADAGASCAR MOTO TOUR Luglio/Agosto 2013

La nostra nuova avventura motociclistica con la mitica Honda Africa Twin, ci porterà alla scoperta di un MADAGASCAR sconosciuto, fuori dalle rotte turistiche. Un viaggio in moto di 50 giorni, su strade impervie, con parecchi guadi e al 90% su piste sterrate con alto grado di difficoltà, soprattutto perchè saremo in due su una sola moto... Pinuccio e Doni in solitaria, in completa autosufficienza e senza nessun mezzo di appoggio!!!

MOTO che passione

domenica 7 luglio 2013

07 Ambilobe

07) 5 luglio 2013 Ambilobe 150 km
-13.191743$49.050282$MADAGASCAR IN MOTO 2013 – Ambilobe – Oggi è stata la classica giornata da dimenticare, anche se poi fortunatamente è arrivato il santo protettore dei motociclisti! Ma andiamo con ordine… Sveglia alle 6.00, colazione alle 6.30, partenza in barca da Ankazoberavina per Nosy Be alle 7.00, arrivo al porto alle 8.30, alle 9.00 recuperiamo la nostra moto, ci cambiamo e carichiamo tutto nelle bagagliere. Alle 10.00 siamo di nuovo al porto di Nosy Be per imbarcarci su un Ferry Boat che ci riporti ad Ankify sull’isola madre. I problemi iniziano quando veniamo a scoprire che tutti i traghetti che arrivano qui non ripartono sino all’indomani, così passiamo 4 ore sotto il sole completamente vestiti da moto a fare inutilmente la spola da una barca all’altra per chiedere un passaggio. Finalmente alla 14 sembra che ci sia un ferry che riparta, un ragazzo si informa per noi e torna con la bella notizia e i biglietti già fatti. Saliamo a bordo insieme ad un camion di operai, un pick up ed un furgone di una coppia che ci apre lo sportello posteriore invitandoci a sedere sui sedili per stare più comodi e poter appoggiare le giacche e i caschi. Dopo essere sbarcati ad Ankify, prendiamo subito la strada RN6 in direzione Diego Suarez con l’intenzione di fermarci per la notte ad Ambilobe. Purtroppo però a 75 km dal paese sento la moto sbandare sul posteriore e intuisco subito di aver bucato. Bene tra un’ora sarà buio e noi siamo distanti da qualunque centro abitato, così cerchiamo di mettere a fuoco dove poter nascondere la moto dalla strada e montare un a specie di tenda con un telo impermeabile che ci siamo portati dall’Italia, per cena abbiamo delle barrette energetiche e una bottiglia d’acqua. Intanto decido di avvisare Traces, la società che ci ha noleggiato la moto, i quali mi dicono che essendo distanti 1.000 km non possono aiutarci nell’immediato e che l’ideale sarebbe fermare un camion per riuscire ad arrivare fino ad Ambilobe dove avremmo potuto riparare il guasto. E così cerchiamo di fermare quei 2 o 3 camion che passano ma inutilmente, finchè non arriva il famoso santo protettore… Ricordate il camion di operai che c’era con noi a bordo del ferry??? Ebbene lo vediamo comparire insieme ad un 4x4 con su una coppia di malgasci, ci riconoscono subito e si fermano dicendoci che avrebbero caricato la moto sul camion e noi con i bagagli nel 4x4… siamo increduli di come le situazioni possano cambiare in un istante. Dopo aver percorso una strada piena di buche, arriviamo in paese alle 19, ormai è buio da più di un’ora, ci scaricano la moto davanti ad un albergo e i ragazzi ce la portano fin dentro la reception dove rimarrà custodita durante la notte. Ci rinfreschiamo e ci cambiamo, poi usciamo a piedi a cercare un posto dove buttar giù qualcosa, troviamo un ristorantino locale dove ordiniamo una Three Horses ghiacciata, 4 samosa e 16 brochette di zebù, il tutto servito da ragazze affascinanti per la modica cifra di 8.000 Ariary, nemmeno 3 euro… 2,7per essere esatti ;)

































www.pinuccioedoni.it

2 commenti:

  1. Vi è andata di lusso!! Un abbraccio :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ... puoi dirlo forte!!! Un salutone veloce da casa e poi via... il Marocco ci attende (con la nostra Transalp) ;)

      Elimina